Strepitosa pronuncia della Corte di Appello di Firenze, sezione lavoro, che in data 4 aprile 2017 con sentenza n. 413/2017 ha dichiarato la abusiva reiterazione dei contratti a termine di un docente precario ed ha condannato il ministero convenuto al risarcimento del danno nella misura di 8 mensilità, oltre interessi legali.
La Corte di appello, dopo aver analizzato tutta la questione dei docenti precari, sia da quanto statuito dalla Corte di giustizia dell’unione europea, sia da quanto affermato dalla Corte Costituzionale, nonché da quanto dichiarato dalla suprema Corte di Cassazione, soffermandosi in particolar modo sulla decisione n. 22558 del 7 novembre 2016: “…che esclude l’esistenza di ragioni oggettive, nel senso appena precisato di circostanze attinenti specificamente alla prestazione richiesta, idonee a giustificare un trattamento differenziato dei lavoratori precari rispetto a quelli a tempo indeterminato della scuola quanto al regime delle progressioni stipendiali, il diritto degli assunti a termine alla parità di trattamento retributivo nei termini appena detti essendo del tutto indipendente dalla legittimità o illegittimità delle assunzioni precarie”.
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