In questi giorni si sono espressi i tribunali di Prato e di Viterbo con due sentenze favorevoli per i docenti precari, quest’ultimo con sentenza n. 89/2018 ha riconosciuto il diritto del ricorrente a percepire gli incrementi stipendiali previsti dalla contrattazione collettiva in favore del corrispondente personale a tempo indeterminato, con condanna del ministero al pagamento delle differenze retributive maturate nel corso del rapporto e conseguenti al raggiungimento della seconda fascia retributivain data precedente all’entrata in vigore del CCNL 2011.
Dello stesso tenore anche il tribunale di Prato con sentenza n. 27/2018 in cui ha dichiarato il diritto della ricorrente allam progressione stipendiale prevista dalla contrattazione di comparto tempo per tempo applicabile in base all’anzianità maturata nei rispettivi periodi effettivamente lavorati a decorrere dalla prima assunzione a termine e condanna la pubblica amministrazione convenuta al pagamento delle differenze tra il trattamento retributivo in fatto corrisposto alla ricorrente e quello che le sarebbe stato dovuto per effetto dell’anzianità di servizio come sopra riconosciuta, oltre interessi legali.
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SENTENZA VITERBO 2
SENTENZA PRATO